DIN DON
10 min
Genere: Commedia
Lingua: Italiana
Regia: Claudio Norza
Con: Enzo Salvi, Maurizio Battista, Andrea Dianetti, Giorgia Wurth, Emy Bergamo, Gabriele Carbotti, Salvatore Misticone, I Cugini ...
L’arrivo di Donato inizialmente sembra il colpo finale per la chiesa di don Dino: Donato non sa da dove cominciare una messa, non ha mai confessato né sposato nessuno, la sola idea di fare un’estrema unzione lo spaventa. Don Dino comincia a litigare con Donato: sembra tutto meno che un prete. Ma a poco a poco, i modi stravaganti di “Don Donato”, la sua apertura mentale da “peccatore” , la sua mentalità da prete rock, cominciano ad attrarre i fedeli. Quando il Vescovo viene a sapere che Donato si sta fingendo prete vorrebbe cacciarlo, denunciarlo, ma non lo fa, un po’ perché il nipote sta rischiando davvero la vita con gli sgherri del boss, un po’ perché se svelasse che Donato non è un prete, anche il vescovo essendone lo zio, sarebbe coinvolto nello scandalo.
Il vescovo lo protegge ed anzi, quando Don Gabriele, il parroco della chiesa rivale scopre che Donato non è un prete, il Vescovo riesce a bloccarlo e a mettere tutto a tacere. Donato, con i suoi modi di fare particolari, riesce a riempire chiesa e parrocchia di Don Dino che a poco a poco riprende fiducia in sé. L’apoteosi è un concerto in pubblica piazza, una sorta di talent show di paese organizzato da Donato che mette a frutto le sue doti da manager musicale per organizzare un grande evento a cui invita anche una nota band italiana che nella sua vita non da prete seguiva come manager. Ma proprio la sera del concerto, dopo vari , inefficaci tentativi, i due pericolosi sgherri del boss riescono a rintracciare Donato. Aiutato da Don Dino che solo scopre la vera identità di Donato, questi riuscirà a sfuggire dai due pericolosi sgherri e a ricominciare una nuova vita.
10 min
Genere: Commedia
Lingua: Italiana
Regia: Claudio Norza
Con: Enzo Salvi, Maurizio Battista, Andrea Dianetti, Giorgia Wurth, Emy Bergamo, G...
L’arrivo di Donato inizialmente sembra il colpo finale per la chiesa di don Dino: Donato non sa da dove cominciare una messa, non ha mai confessato né sposato nessuno, la sola idea di fare un’estrema unzione lo spaventa. Don Dino comincia a litigare con Donato: sembra tutto meno che un prete. Ma a poco a poco, i modi stravaganti di “Don Donato”, la sua apertura mentale da “peccatore” , la sua mentalità da prete rock, cominciano ad attrarre i fedeli. Quando il Vescovo viene a sapere che Donato si sta fingendo prete vorrebbe cacciarlo, denunciarlo, ma non lo fa, un po’ perché il nipote sta rischiando davvero la vita con gli sgherri del boss, un po’ perché se svelasse che Donato non è un prete, anche il vescovo essendone lo zio, sarebbe coinvolto nello scandalo.
Il vescovo lo protegge ed anzi, quando Don Gabriele, il parroco della chiesa rivale scopre che Donato non è un prete, il Vescovo riesce a bloccarlo e a mettere tutto a tacere. Donato, con i suoi modi di fare particolari, riesce a riempire chiesa e parrocchia di Don Dino che a poco a poco riprende fiducia in sé. L’apoteosi è un concerto in pubblica piazza, una sorta di talent show di paese organizzato da Donato che mette a frutto le sue doti da manager musicale per organizzare un grande evento a cui invita anche una nota band italiana che nella sua vita non da prete seguiva come manager. Ma proprio la sera del concerto, dopo vari , inefficaci tentativi, i due pericolosi sgherri del boss riescono a rintracciare Donato. Aiutato da Don Dino che solo scopre la vera identità di Donato, questi riuscirà a sfuggire dai due pericolosi sgherri e a ricominciare una nuova vita.